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Gran Cima da Champoluc – Itinerario sci e snowboard alpinismo


ACCESSO: Per arrivare a Champoluc in Val d’Ayas, prendere l’autostrada A5 Torino-Aosta, uscire ad Verres e proseguire sulla statale della Val d’Ayas per Champoluc. Arrivati a Champoluc, parcheggiare vicino agli impianti.
DISLIVELLO: 1450 metri circa
DIFFICOLTA: BSA (Buoni sciatori e snowboarder alpinisti)
TEMPO: 4 ore circa
PERIODO CONSIGLIATO da Febbraio a Maggio, itinerario esposto a nord
ATTREZZATURA: da scialpinismo o snowboard-alpinismo, rampant e ramponi utili

Descrizione itinerario Gran Cima

Da Champoluc salire al Crest risalendo le piste se gli impianti sono chiusi a fine stagione, oppure tramite il sentiero che parte dalla chiesa, oppure salendo in cabinovia a impianti aperti.
Dal Crest scendere con un leggero traverso in direzione di una baita visibile sul pianoro sottostante la stazione dell’impianto sciistico.
Continuare sul pianoro sottostante il villaggio di Cuneaz, attraversare il torrente passando su un ponticello alla fine dl pianoro. Arrivati al bosco, risalirlo prevalentemente tenendo la propria sinistra, arrivando all’alpeggio di Plan Long. Dopo l’alpeggio salire in direzione della barriera rocciosa, passando a destra o a sinistra, continuare a salire sui ripiani vallonati che conducono verso il Colle Perrin (quota 2655 metri).
Dal Colle Perrin, risalire l’evidente canalone che porta verso il colletto a quota 2900 metri. Da qui, guardando a sinistra, si vede la vetta della Gran Cima (quota 3023 metri), che si può raggiungere con gli sci fino a 50 metri dalla vetta, a piedi l’ultimo tratto della salita sulle rocce, in cui possono essere utili i ramponi.

In discesa seguire l’itinerario di salita al contrario, con il finale sul ripido pistone di Champoluc.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.